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Lo stretto indispensabile

Comunicazione & Marketing

Consulenza di comunicazione

Consulenza di comunicazione

Un’ora di consulenza individuale per sciogliere i nodi della tua comunicazione professionale

Sei presente on line, hai un sito web o uno o più canali di comunicazione che utilizzi per comunicare a livello professionale, ma sei in una situazione di stallo. Ti sembra di non avere uno stile definito, condividi i contenuti a sentimento e a volte pensi di perdere solo tempo.

Una delle ragioni per cui ti senti così è quella di pensare che agli altri non interessano i tuoi contenuti. Ci siamo passati tutt*. Per questo scriviamo e cancelliamo, ci vengono in mente delle idee ma non le realizziamo, vogliamo mandare una newsletter ma poi lasciamo perdere.

Un’ora di consulenza personalizzata è lo stretto indispensabile che serve a te e al tuo progetto per levare l’ancora e partire, per superare una fase di blocco o semplicemente per cambiare rotta. Serve a schiarirti le idee, a porti le domande giuste ad avere delle linee guida per lavorare in autonomia.

Cosa possiamo fare insieme?

Possiamo dare un’occhiata alla tua comunicazione attuale, analizzare i tuoi canali social e gli strumenti di comunicazione che utilizzi maggiormente.

Cosa ti porti a casa? Avrai un’ora interamente dedicata a te, al tuo progetto o alla tua azienda. Al termine della nostra chiacchierata ti invierò un documento con quanto è emerso durante la consulenza e con alcuni consigli per migliorare la tua strategia di comunicazione.

Perché fare una consulenza con me? On line è pieno di professionisti che si occupano di comunicazione, che fanno consulenze e creano strategie digitali. Quindi, ti chiederai, perché scegliere me. Potrei dirti che studio comunicazione da vent’anni, che quando aziende e professionisti hanno iniziato ad usare i social network a livello professionale, io avevo già sei anni di esperienza in comunicazione aziendale tradizionale. So come si comunicava prima e come si è evoluta la comunicazione, ma non è per questo che ti consiglio una consulenza con me.

Il mio è un approccio etico. Nel mio percorso di consulente ho più volte dato soluzioni contro i miei interessi e non perché fossi masochista, ma semplicemente perché vendere o consigliare qualcosa non utile alla comunicazione di chi si rivolge a me professionalmente, non mi avrebbe fatto dormire sogni tranquilli. Sono del parere che se cresci tu, cresco anche io. Per questo la mia comunicazione è trasparente, onesta e senza troppi fronzoli.

Punto a fare uscire l’anima del tuo progetto e della tua azienda. Se cerchi una comunicazione finalizzata alla vendita, non faccio al caso tuo. Se punti, invece, a tirare fuori i tuoi punti di forza e a fare emergere il tuo stile di comunicazione, sarà bellissimo lavorare assieme.

Questo servizio fa per te se:

  • ritieni la comunicazione aziendale un elemento importante per la tua azienda o il tuo progetto;
  • sei in una fase di stallo e hai bisogno di confrontarti con una professionista su uno o più aspetti della tua comunicazione (sia on line che off line);
  • vuoi approfondire un aspetto specifico della comunicazione, come ad esempio: la gestione generale dei social network, come ideare un piano editoriale; capire come individuare mission, vision e obiettivi;
  • non sai da dove cominciare per gestire la tua comunicazione e hai bisogno di alcune linee guida;

Questo servizio non fa per te se:

  • hai bisogno di un percorso formativo intensivo, in quel caso dai un’occhiata ai percorsi di affiancamento;
  • hai bisogno di una vera e propria strategia. In quel caso ti consiglio di dare un’occhiata al servizio di social media strategy;
  • non hai la possibilità di lavorare quotidianamente e in prima persona sulla tua comunicazione.

Quanto costa il servizio di consulenza?

Il servizio di consulenza individuale ha un costo di 125 €. Puoi pagare tramite bonifico bancario anticipato o tramite paypal.

Come funziona il servizio di consulenza? Prenoti la tua consulenza compilando il form qui sotto. Cliccando su “Prenota”, riceverai un email di conferma. Successivamente ti invierò un’email contenente i dati per effettuare bonifico o un pagamento tramite paypal. Se hai uno o più codici promozionali per i miei servizi, lasciamelo scritto nel messaggio.

Una volta prenotata la consulenza, sceglieremo giorno e orario e ti inviterò a partecipare ad una video call su Teams. Se non hai Teams scaricalo gratuitamente. Se ti trovi a Reggio Calabria, possiamo anche vederci di persona.

Se hai ulteriori domande o richiesta di chiarimenti scrivimi via email a info@lostrettoindispensabile.net o in direct su Instagram. Mi trovi come lostretto__indispensabile.

Voglio prenotare un’ora di consulenza individuale




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    lostretto__indispensabile

    ✍🏼Scrivo contenuti e creo strategie digitali per aziende che hanno un’anima. 📍#Calabria e #suditalia lenti Nostalgica per vocazione 👉@secretcalabria

    Mariarita Sciarrone | copywriter & digital strategist
    Gran parte di tutta questa bellezza sono riuscita Gran parte di tutta questa bellezza sono riuscita a vederla grazie a te, papà. Grazie al tuo sconfinato amore per il nostro #strettoindispensabile. 

#tramontidicalabria 
#calabriastraordinaria #sentierotorrecavallo #camminiditalia #calabriaapiedi #calabrialenta 
#destinazionecalabria #destinazioneitalia #igerssicilia #bellezzeditalia
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#strettodimessina #igerscalabria #igersreggiocalabria #igcalabria #igersitalia
    Ho scelto di raccontare un’altra Calabria. Lo St Ho scelto di raccontare un’altra Calabria. Lo Stretto Indispensabile è nato per questo. 
Sono passati 12 anni dal mio ritorno qui. Non mi sono pentita di essere andata via, non mi sono pentita di essere tornata. Non ho mai giudicato chi è andato via, però spiace che spesso le parole più crude verso la Calabria provengano da calabresi. 
Li osservo mentre da lontano mettono la Calabria al centro dei loro racconti. E non sono bei racconti, no. Sono quelli che scrivono “Cercasi commesso volenteroso da subito. Astenersi calabresi”. 
Ma è uno scherzo, dice il calabrese che l’ha scritto. Una goliardata. 
Scherzi mal riusciti a parte, figli di un volersi tirare la zappa sui piedi ad ogni costo, è come se urlassero al mondo: “lo vedi che ho fatto la scelta giusta ad andarmene?”.
Sono i delusi, gli sfiduciati. Quelli che non li convincerai mai, perché hanno condannato all’ergastolo la regione che li ha partoriti e l’unico modo che hanno per dimostrare il loro amore è quello di lanciarle dardi. 

Quell’altra Calabria non la racconto per loro, abbiamo detto che non li convinceremo mai. 
La racconto per gli altri, per chi ne sente l’urgenza e per chi come me sogna una migrazione al contrario. È ambizioso come sogno, lo so. Ma la vision è fatta di questo. Di sogni. E per fortuna non sono da sola.

Lì fuori è pieno di persone che credono in questa vision e raccontano una Calabria resiliente, i borghi e i luoghi che i calabresi per primi non conoscono, le tradizioni che rischiano di andare perse, i giovani che a colpi di ascia e innovazione stanno distruggendo le fondamenta di una terra considerata perduta, per costruire imprese etiche, aziende biologiche, progetti inclusivi. 
Le ho incontrate queste persone, ho ascoltato le loro storie, ci siamo scelti per lavorare assieme, hanno la luce negli occhi e idee così belle che ti viene solo da abbracciarle. 

Ho scelto di dare voce a loro e a questa Calabria, non perché abbia i paraocchi e non veda tutto quello che non va.
Ma perché di quella Calabria lì, quella sbagliata, sono bravi a parlarne tutti, siete più bravi a parlarne voi. Io no.
Io racconto altro, per chi ha voglia di ascoltare.
    Ciao, febbraio. Sei stato tante cose e tante prime Ciao, febbraio.
Sei stato tante cose e tante prime volte.
Il ritorno nei borghi, la prima volta a Parigi, pranzi in mensa, molte sveglie all’alba, vestiti di carnevale che sudi sette camicie per farli indossare a tua figlia, salvo poi non riuscire a toglierglieli neanche per dormire. 
Compleanni e candeline da soffiare. 
Sei stato un mix di ruoli di responsabilità, orgoglio, soddisfazione, ma anche senso di impotenza, lacrime e notti col cuore pesante. Viaggi in treno, in macchina, in autobus, in aereo, ma quel che conta viaggi.
Sei stato la dura legge della conciliazione vita-lavoro, mamma-lavoro, figlia-lavoro, compagna-lavoro, amica-lavoro. E per quanto mi ripetano che non sono il mio lavoro, ho fatto pace con la verità che sono anche il mio lavoro. E l’unico modo che ho per non soccombere, è provare a conciliare. C’è da dire, infine, che la mia conciliazione passa anche dal trascorrere serate a cercare una Barbie che non è una Barbie, ma una costruzione dei lego. 
Sei stato tante cose, febbraio. Ma più di tutte sei stato la certezza che andando via tu, hai lasciato posto alla primavera. Poco importa se sono previsti bruschi cali di temperatura, marzo pazzerello e via dicendo. Io ho comunque detto ciao ciao all’inverno.
    “Vattene dai luoghi che non ti guardano le spall “Vattene dai luoghi che non ti guardano le spalle”.
Ché di fronte ai nostri occhi abbiamo sempre il mare, ma dietro di noi è la montagna che ci guarda le spalle. 

È la montagna che ha protetto la gente di questa terra durante le incursioni saracene.
Siamo gente di mare, ma le tradizioni sono tutte lì, in mezzo ai boschi.
Non scordarlo mai! 

#lostrettoindispensabile #tramareemonti #storiacalabria
    Le strict nécessaire de Paris. Parigi se ne freg Le strict nécessaire de Paris.

Parigi se ne frega. Se le parli in inglese, se ne frega. E ti costringe a dare fondo a tutte le tue reminiscenze scolastiche. Ché alla fine ti chiedi dove le hai pescate quelle parole in francese, tu che il francese non lo hai mai studiato.

Parigi ti guarda con l’aria superba, di chi sa di essere sfacciatamente bella e può permettersi anche un hotel in centro dove i riscaldamenti non funzionano. Che diamine, sei a Parigi.

Se ne frega, ma solo apparentemente. Ché sotto il braccio nasconde la baguette, ma in mano ha un libro per imparare l’italiano e sfoggia ristoranti e pizzerie che sventolano il tricolore.
Però non temere, Parigi. Sei bella assai. 

Luoghi comuni su Parigi, che non sono poi così comuni ne avete?

#paris #parisvibes #visitparis #viaggianord #parigidascoprire #inviaggioaparigi #viaggidilavoro
    Vino e territorio, cibo e territorio. L’unione Vino e territorio, cibo e territorio. 
L’unione tra questi elementi è sempre stata vincente. Eppure, a volte si tendono a dare per scontate le risorse, la propria autenticità e unicità. 
In questi giorni ho assaggiato moltissimi vini, per lo più calabresi ma non solo. 
Vini biologici, vini premiati, ma anche liquori artigianali. 

Ho conosciuto la storia di molte aziende, le ho osservate da vicino, ho visto la loro unicità anche quando non traspariva dalle loro parole.
Insieme abbiamo raccontato a giornalisti e visitatori professionali non solo il vino, ma soprattutto il territorio. Perché un vino si nutre di questo: della terra in cui crescono le sue uve. Del vento che soffia lungo i vitigni, di quanto estrema sia la viticoltura. 
Non è solo il territorio a fare un buon vino. È questione di pazienza, amore, dedizione, lungimiranza. E poi radici.
Ho assaggiato tanti vini, dicevo.
Per tre lunghi giorni e in orari in cui non sono solita bere. Ma ho anche degustato i prodotti identitari del territorio.
Con un pizzico di orgoglio, lo ammetto, ho osservato l’interesse da parte di produttori e giornalisti verso una regione considerata dai più come un luogo senza speranza, dimenticato, in cui non c’è nulla. 
La narrazione è per lo più questa, ma per fortuna c’è una contro narrazione. 
Il mio ringraziamento va soprattutto agli artefici di questa contro narrazione. A tutti gli imprenditori che hanno costruito oasi nel deserto, che hanno piantato semi in terreni giudicati aridi e che sono andati avanti quando tutti gli dicevano di mollare. A chi se n’è andato, ma non ha mai smesso di raccontare la Calabria, elevandola. Grazie!

#wineparis2023 #wineexhibition #parisexposition #calabresinelmondo #prodotticalabresi #vinibiologici #vinicalabresi #calabriastraordinaria #winetasting #wineparis
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