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Comunicazione & Marketing

Nostalgia a sud

Nostalgia a sud

“Tempo fa chiacchierando con una ragazza originaria della mia regione, ragionammo sul fatto che noi calabresi, ma in generale noi meridionali, siamo nostalgici per vocazione, perché siamo abituati ad emigrare.  E questa emigrazione ci porta a vivere in una condizione di nostalgia perenne. Nostalgia dell’altrove, un’altrove che coincide con la nostra idea di casa“. 

In questo secondo episodio di “Racconti a sud” ti parlo di nostalgia a sud.

La nostalgia è uno stato d’animo che appartiene a chiunque, ma le persone nate al sud sono nostalgiche per vocazione perché i luoghi che hanno lasciato, il più delle volte li hanno lasciati senza volerlo, perché costrette.

E raggiunge il suo culmine durante le festività di natale. In quel periodo lì noi nostalgici per vocazione abbiamo un bagaglio pesante da trasportare.

Io lo so come vi sentite voi che tornare per le feste e poi siete costretti a ripartire. Ascolta il podcast e fammi sapere se ti riconosci in queste parole.

Per rimanere aggiornat* sui prossimi “Racconti a Sud” puoi iscriverti alla mia newsletter o seguirmi su Instagram cliccando sull’immagine in basso.

lostretto__indispensabile

✍🏼Scrivo contenuti e creo strategie digitali per aziende che hanno un’anima. 📍#Calabria e #suditalia lenti Nostalgica per vocazione 👉@secretcalabria

Mariarita Sciarrone | copywriter & digital strategist
Nella mia vita non sono scesa in piazza molte volt Nella mia vita non sono scesa in piazza molte volte, non posso considerarmi un’attivista, seppur cerchi, come posso, di fare divulgazione e sensibilizzare su alcuni temi.
Credo però nelle rivoluzioni dal basso, ma soprattutto sono convinta che ognuno debba manifestare come può. 
Credo senza dubbio che ci siano persone che hanno più consapevolezza di quanta ne abbia oggi io.
Di sicuro ho sempre ammirato e sostenuto chi scende in piazza, chi scende in piazza sempre. Non solo per rivendicare i propri diritti, ma soprattutto quelli delle altre persone. So perfettamente che se dovessimo lottare per tutte le ingiustizie, dovremmo scendere in piazza ogni giorno. Eppure, ci sono persone che lo fanno, accomunate da una responsabilità collettiva. 
Ieri, in piazza, a Messina, c’erano persone di ogni età. Nonne, mamme, ragazze, ma anche molti uomini, che sono scesi in piazza per le donne e con le donne. Perché le cose si possono cambiare solo insieme. Ed io mi sono più volte commossa. 

Non sono scesa in piazza molte volte, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. 
Perché domani, quando mia figlia mi chiederà “ma tu dov’eri?”, voglio poterle dire che anche io ho fatto la mia piccola, infinitesimale, parte. 
Per i diritti di tutte le donne e per costruire una società migliore di questa. 
Voglio poterle dire che lei finalmente potrà sentirsi libera e non semplicemente coraggiosa. 
Chè io la violenza vera non l’ho mai conosciuta, ma ne ho vista tanta altra, fatta di mainsplaining quando ancora non sapevo neanche dargli un nome, di antimeridionalismo, quella violenza anche solo immaginata, fatta della paura di tornare a casa da sola la sera, quando vivevo nelle grandi città, di dover abbassare la testa e accelerare il passo quando mi trovavo in strade poco frequentate, di parole inopportune, inadeguate, svilenti.
Ed è proprio dalle parole che partirò. Perché è con le parole che lavoro ogni giorno e perché voglio credere che se da oggi iniziamo a prevenire la violenza verbale, forse elimineremo anche quella fisica. 
#nonunadimeno #nonunadimenomessina #25novembre
Vi racconto che cosa si può fare con questo frutt Vi racconto che cosa si può fare con questo frutto qui che è il bergamotto di Reggio Calabria, il re degli agrumi. Venite con me. 
Ho scoperto tutti i segreti del Bergamotto di Reggio Calabria durante Bergarè, importante evento di promozione e valorizzazione di questo agrume prezioso.

#bergare #bergamottodireggiocalabria #bergamotto #eccellenzecalabresi
Del #bergamotto di Reggio Calabria pensavo di cono Del #bergamotto di Reggio Calabria pensavo di conoscere tutto. 
Non sapevo, invece, che esistono tre varietà diverse in base alla zona di produzione e che da queste varietà di frutto si possono estrarre essenze diverse. Più amare se provenienti dal Bergamotto di Reggio Calabria Centrale, più fruttate mano mano che ci avviciniamo alla fascia Jonica orientale. 
Ho imparato quanto sia importante il riconoscimento della DOP anche per il frutto fresco e non solo per l’olio essenziale. 
Basti pensare che François Demachy, il naso di Dior, ha scelto per le sue creazioni il Bergamotto San Carlo (il nome indica il luogo di coltivazione del bergamotto) e il raccolto annuale di quell’area viene riservato in esclusiva alla Maison Dior. E mi è venuto da pensare una cosa su cui rifletto spesso: ci sentiamo più belli quando sono gli altri a raccontarcelo. 
Grazie all’evento Bergarè siamo stati noi reggini, noi calabresi, a poter raccontare quanto di più prezioso identifica il territorio di Reggio Calabria, perché finalmente non ce la siamo raccontati da soli, ma abbiamo parlato all’Italia e al mondo. 
C’è bisogno di parlarne ancora del bergamotto di Reggio Calabria? Sì, perché ancora oggi si fa confusione su diversi aspetti. C’è bisogno di parlare della sua identità territoriale, di mostrarne la sua forma che non è quella che le aziende acquistano su istock, o che appare sui principali motori di ricerca, di raccontarne i suoi utilizzi, dal bergamotto buono da bere, al bergamotto che fa bene alla salute.
Abbiamo una grande responsabilità, non solo noi che facciamo comunicazione, ma i calabresi tutti.

Serve acquisire maggiore consapevolezza, essere curiosi, informarci, altrimenti poi non ha molto senso arrabbiarci se ci raccontano come non siamo. 
Mi dovrete sopportare ancora, perché ho diverse cose da dire e ringraziamenti da fare. Nel frattempo un assaggio di questi giorni.

#bergare #bergamotto #bergamottodireggiocalabria
Questa è una storia di fatica. Lo capisci osserva Questa è una storia di fatica. Lo capisci osservando le mani di Vincenzo, ma soprattutto è lui a dirtelo. 
Vincenzo Amodeo ha iniziato ad estrarre l’essenza di bergamotto a 13 anni, perché così faceva suo padre, suo nonno e il suo bisnonno. Vincenzo non ha fatto di questa arte il suo lavoro principale, ma oggi è considerato l’ultimo artigiano rimasto a saper estrarre a mano l’essenza di bergamotto.

“Spero di poterlo fare ancora a lungo, ma dopo di me non ci sarà nessuno ad estrarre l’essenza a mano con il metodo a spugna”. 

Vincenzo non ha avuto figli e i suoi nipoti hanno preso altre strade. Un’eredità preziosa che andrà perduta.
Le mani non possono fare quello che oggi fa una macchina. Ma noi siamo  fortunati ugualmente, perché abbiamo il privilegio di vedere tutto questo, di conoscere delle storie che rischiano di andare perse ma che possono continuare a vivere attraverso  i racconti.
Possiamo raccontare a voi tutto quello che abbiamo appreso e stiamo apprendendo sul bergamotto e voi potrete raccontarlo ad altre persone. 
La storia di un territorio, la sua valorizzazione passa anche da qui, dalle sue risorse e dal modo in cui scegliamo di divulgarle.
Più siamo a conoscere queste risorse e la loro importanza, più un territorio viene valorizzato. 
Perché la verità è che spesso è chi vive il territorio che ne conosce meno la sua storia.
E noi vogliamo contribuire a cambiare questa tendenza. 
Fino a domani potrete partecipare agli eventi Bergarè a Reggio Calabria al Castello Aragonese.
Il racconto continua nelle stories. 

#bergare #bergamotto #bergamottodireggiocalabria
Quando vi trovate di fronte ad un frutto così pre Quando vi trovate di fronte ad un frutto così prezioso, fateci caso.
Stiamo parlando del Bergamotto, l’agrume più prezioso che la natura ci ha donato. Prezioso per le sue proprietà organolettiche, per i suoi molteplici usi, per il suo profumo inconfondibile.

La sua coltivazione avviene esclusivamente nella fascia costiera di una parte della provincia di Reggio Calabria, che va da Villa San Giovanni fino a Monasterace. Questo il motivo per cui è corretto dire Bergamotto di Reggio Calabria.
Un prodotto unico, di cui ancora vi è molto da conoscere. 
Questa è la ragione per cui nasce Bergarè, evento per la promozione e valorizzazione del Bergamotto, organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, la Città di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, le associazioni imprenditoriali e gli operatori della filiera. 

Dal 26 al 29 ottobre al Castello Aragonese di Reggio Calabria, l’evento Bergarè celebrerà il più eclettico degli agrumi, con un programma denso di iniziative e con ospiti illustri del mondo della ristorazione e della profumeria mondiale.

Quattro giorni che vedranno la presenza di chef stellati, con laboratori di pasticceria e degustazioni, una mostra dedicata al bergamotto e alla sua lavorazione, un villaggio con stand espositivi, due spettacoli musicali.
Scorrendo le foto potete guardare il programma nel dettaglio.
Ci vediamo a Reggio Calabria, dal 26 al 29 ottobre. 

#bergare #bergamotto #bergamottodireggiocalabria
Settembre è stato il mese del riposo mancato, dei Settembre è stato il mese del riposo mancato, dei giorni in cui la mia testa ha continuato a chiudere progetti, rispettare scadenze, mentre il mio corpo chiedeva ristoro.
Un mese in cui di solito sono abituata a rallentare e invece ho continuato a spingere. Poi intorno al 26 settembre ho premuto il tasto “stop”, dando inizio al mio processo della rinuncia alla disponibilità perenne. 
Ci sono, ma non sempre.
Perché in fin dei conti, la mia presenza non è sempre indispensabile. E ho bisogno di dirlo ad alta voce per convincermi. 
Settembre è stato il mese in cui ho iniziato a dire non ce la faccio, anche se facendo i salti mortali ce l’avrei potuta fare, ma quanto si può resistere ad annaspare senza affogare?
Non ho scelto la libera professione per questo. Per annaspare. Solo che ogni tanto me lo scordo. Ogni tanto ho paura che rinunciando a qualcosa possa perdere il treno. E in effetti questo può succedere, lo metto in conto e l’ho imparato a mie spese, ma ho anche capito che quel detto che “il treno passa una volta sola” è una grandissima minchiata. L’ho detto. ♥️
Con i miei tempi, benvenuto ottobre.
Benvenuto riposo. 
Scorrendo le foto, i momenti che meritavano una menzione.
In copertina: il modo in cui riesce a vedermi @alfredo_muscatello (che di foto ne ha scattate cento ma io solo questa ho potuto vedere);
2. le chiacchiere tra amiche e quanto di bello hanno da insegnarci i bambini;
3. quel giorno che abbiamo parlato di spoliazione a sud con @bizzolo_periodico e Gioacchino Criaco (la foto non riguarda l’incontro ma la trovo emblematica);
4. Tutte le volte che mi sono vestita di 
Cália e 'Nzûddha per celebrare qualcosa (in foto la ‘Nzûddha); 
5. Una serate trascorsa a respirare bellezza in quel di @villapaolatropea al @materiadesignfestival 
6. La verità oltre Instagram immortalata da mia figlia
7. Il mese in cui ho iniziato a mangiare vegetale, seriamente (non sono però diventata vegana); 
8. Il momento più bello della giornata, in ogni mese, in ogni stagione, oltre ogni ostacolo; 
9. le cose molto belle che iniziano a succedere anche a Reggio, grazie a @spazioteatro 
10. Anche quest’anno “ora e sempre viva Maria” e la celebrazione perfetta di ogni Reggino.
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✍🏼Scrivo contenuti e creo strategie digitali per aziende che hanno un’anima. 📍#Calabria e #suditalia lenti Nostalgica per vocazione 👉@secretcalabria

Mariarita Sciarrone | copywriter & digital strategist
Nella mia vita non sono scesa in piazza molte volt Nella mia vita non sono scesa in piazza molte volte, non posso considerarmi un’attivista, seppur cerchi, come posso, di fare divulgazione e sensibilizzare su alcuni temi.
Credo però nelle rivoluzioni dal basso, ma soprattutto sono convinta che ognuno debba manifestare come può. 
Credo senza dubbio che ci siano persone che hanno più consapevolezza di quanta ne abbia oggi io.
Di sicuro ho sempre ammirato e sostenuto chi scende in piazza, chi scende in piazza sempre. Non solo per rivendicare i propri diritti, ma soprattutto quelli delle altre persone. So perfettamente che se dovessimo lottare per tutte le ingiustizie, dovremmo scendere in piazza ogni giorno. Eppure, ci sono persone che lo fanno, accomunate da una responsabilità collettiva. 
Ieri, in piazza, a Messina, c’erano persone di ogni età. Nonne, mamme, ragazze, ma anche molti uomini, che sono scesi in piazza per le donne e con le donne. Perché le cose si possono cambiare solo insieme. Ed io mi sono più volte commossa. 

Non sono scesa in piazza molte volte, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. 
Perché domani, quando mia figlia mi chiederà “ma tu dov’eri?”, voglio poterle dire che anche io ho fatto la mia piccola, infinitesimale, parte. 
Per i diritti di tutte le donne e per costruire una società migliore di questa. 
Voglio poterle dire che lei finalmente potrà sentirsi libera e non semplicemente coraggiosa. 
Chè io la violenza vera non l’ho mai conosciuta, ma ne ho vista tanta altra, fatta di mainsplaining quando ancora non sapevo neanche dargli un nome, di antimeridionalismo, quella violenza anche solo immaginata, fatta della paura di tornare a casa da sola la sera, quando vivevo nelle grandi città, di dover abbassare la testa e accelerare il passo quando mi trovavo in strade poco frequentate, di parole inopportune, inadeguate, svilenti.
Ed è proprio dalle parole che partirò. Perché è con le parole che lavoro ogni giorno e perché voglio credere che se da oggi iniziamo a prevenire la violenza verbale, forse elimineremo anche quella fisica. 
#nonunadimeno #nonunadimenomessina #25novembre
Vi racconto che cosa si può fare con questo frutt Vi racconto che cosa si può fare con questo frutto qui che è il bergamotto di Reggio Calabria, il re degli agrumi. Venite con me. 
Ho scoperto tutti i segreti del Bergamotto di Reggio Calabria durante Bergarè, importante evento di promozione e valorizzazione di questo agrume prezioso.

#bergare #bergamottodireggiocalabria #bergamotto #eccellenzecalabresi
Del #bergamotto di Reggio Calabria pensavo di cono Del #bergamotto di Reggio Calabria pensavo di conoscere tutto. 
Non sapevo, invece, che esistono tre varietà diverse in base alla zona di produzione e che da queste varietà di frutto si possono estrarre essenze diverse. Più amare se provenienti dal Bergamotto di Reggio Calabria Centrale, più fruttate mano mano che ci avviciniamo alla fascia Jonica orientale. 
Ho imparato quanto sia importante il riconoscimento della DOP anche per il frutto fresco e non solo per l’olio essenziale. 
Basti pensare che François Demachy, il naso di Dior, ha scelto per le sue creazioni il Bergamotto San Carlo (il nome indica il luogo di coltivazione del bergamotto) e il raccolto annuale di quell’area viene riservato in esclusiva alla Maison Dior. E mi è venuto da pensare una cosa su cui rifletto spesso: ci sentiamo più belli quando sono gli altri a raccontarcelo. 
Grazie all’evento Bergarè siamo stati noi reggini, noi calabresi, a poter raccontare quanto di più prezioso identifica il territorio di Reggio Calabria, perché finalmente non ce la siamo raccontati da soli, ma abbiamo parlato all’Italia e al mondo. 
C’è bisogno di parlarne ancora del bergamotto di Reggio Calabria? Sì, perché ancora oggi si fa confusione su diversi aspetti. C’è bisogno di parlare della sua identità territoriale, di mostrarne la sua forma che non è quella che le aziende acquistano su istock, o che appare sui principali motori di ricerca, di raccontarne i suoi utilizzi, dal bergamotto buono da bere, al bergamotto che fa bene alla salute.
Abbiamo una grande responsabilità, non solo noi che facciamo comunicazione, ma i calabresi tutti.

Serve acquisire maggiore consapevolezza, essere curiosi, informarci, altrimenti poi non ha molto senso arrabbiarci se ci raccontano come non siamo. 
Mi dovrete sopportare ancora, perché ho diverse cose da dire e ringraziamenti da fare. Nel frattempo un assaggio di questi giorni.

#bergare #bergamotto #bergamottodireggiocalabria
Questa è una storia di fatica. Lo capisci osserva Questa è una storia di fatica. Lo capisci osservando le mani di Vincenzo, ma soprattutto è lui a dirtelo. 
Vincenzo Amodeo ha iniziato ad estrarre l’essenza di bergamotto a 13 anni, perché così faceva suo padre, suo nonno e il suo bisnonno. Vincenzo non ha fatto di questa arte il suo lavoro principale, ma oggi è considerato l’ultimo artigiano rimasto a saper estrarre a mano l’essenza di bergamotto.

“Spero di poterlo fare ancora a lungo, ma dopo di me non ci sarà nessuno ad estrarre l’essenza a mano con il metodo a spugna”. 

Vincenzo non ha avuto figli e i suoi nipoti hanno preso altre strade. Un’eredità preziosa che andrà perduta.
Le mani non possono fare quello che oggi fa una macchina. Ma noi siamo  fortunati ugualmente, perché abbiamo il privilegio di vedere tutto questo, di conoscere delle storie che rischiano di andare perse ma che possono continuare a vivere attraverso  i racconti.
Possiamo raccontare a voi tutto quello che abbiamo appreso e stiamo apprendendo sul bergamotto e voi potrete raccontarlo ad altre persone. 
La storia di un territorio, la sua valorizzazione passa anche da qui, dalle sue risorse e dal modo in cui scegliamo di divulgarle.
Più siamo a conoscere queste risorse e la loro importanza, più un territorio viene valorizzato. 
Perché la verità è che spesso è chi vive il territorio che ne conosce meno la sua storia.
E noi vogliamo contribuire a cambiare questa tendenza. 
Fino a domani potrete partecipare agli eventi Bergarè a Reggio Calabria al Castello Aragonese.
Il racconto continua nelle stories. 

#bergare #bergamotto #bergamottodireggiocalabria
Quando vi trovate di fronte ad un frutto così pre Quando vi trovate di fronte ad un frutto così prezioso, fateci caso.
Stiamo parlando del Bergamotto, l’agrume più prezioso che la natura ci ha donato. Prezioso per le sue proprietà organolettiche, per i suoi molteplici usi, per il suo profumo inconfondibile.

La sua coltivazione avviene esclusivamente nella fascia costiera di una parte della provincia di Reggio Calabria, che va da Villa San Giovanni fino a Monasterace. Questo il motivo per cui è corretto dire Bergamotto di Reggio Calabria.
Un prodotto unico, di cui ancora vi è molto da conoscere. 
Questa è la ragione per cui nasce Bergarè, evento per la promozione e valorizzazione del Bergamotto, organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, la Città di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, le associazioni imprenditoriali e gli operatori della filiera. 

Dal 26 al 29 ottobre al Castello Aragonese di Reggio Calabria, l’evento Bergarè celebrerà il più eclettico degli agrumi, con un programma denso di iniziative e con ospiti illustri del mondo della ristorazione e della profumeria mondiale.

Quattro giorni che vedranno la presenza di chef stellati, con laboratori di pasticceria e degustazioni, una mostra dedicata al bergamotto e alla sua lavorazione, un villaggio con stand espositivi, due spettacoli musicali.
Scorrendo le foto potete guardare il programma nel dettaglio.
Ci vediamo a Reggio Calabria, dal 26 al 29 ottobre. 

#bergare #bergamotto #bergamottodireggiocalabria
Settembre è stato il mese del riposo mancato, dei Settembre è stato il mese del riposo mancato, dei giorni in cui la mia testa ha continuato a chiudere progetti, rispettare scadenze, mentre il mio corpo chiedeva ristoro.
Un mese in cui di solito sono abituata a rallentare e invece ho continuato a spingere. Poi intorno al 26 settembre ho premuto il tasto “stop”, dando inizio al mio processo della rinuncia alla disponibilità perenne. 
Ci sono, ma non sempre.
Perché in fin dei conti, la mia presenza non è sempre indispensabile. E ho bisogno di dirlo ad alta voce per convincermi. 
Settembre è stato il mese in cui ho iniziato a dire non ce la faccio, anche se facendo i salti mortali ce l’avrei potuta fare, ma quanto si può resistere ad annaspare senza affogare?
Non ho scelto la libera professione per questo. Per annaspare. Solo che ogni tanto me lo scordo. Ogni tanto ho paura che rinunciando a qualcosa possa perdere il treno. E in effetti questo può succedere, lo metto in conto e l’ho imparato a mie spese, ma ho anche capito che quel detto che “il treno passa una volta sola” è una grandissima minchiata. L’ho detto. ♥️
Con i miei tempi, benvenuto ottobre.
Benvenuto riposo. 
Scorrendo le foto, i momenti che meritavano una menzione.
In copertina: il modo in cui riesce a vedermi @alfredo_muscatello (che di foto ne ha scattate cento ma io solo questa ho potuto vedere);
2. le chiacchiere tra amiche e quanto di bello hanno da insegnarci i bambini;
3. quel giorno che abbiamo parlato di spoliazione a sud con @bizzolo_periodico e Gioacchino Criaco (la foto non riguarda l’incontro ma la trovo emblematica);
4. Tutte le volte che mi sono vestita di 
Cália e 'Nzûddha per celebrare qualcosa (in foto la ‘Nzûddha); 
5. Una serate trascorsa a respirare bellezza in quel di @villapaolatropea al @materiadesignfestival 
6. La verità oltre Instagram immortalata da mia figlia
7. Il mese in cui ho iniziato a mangiare vegetale, seriamente (non sono però diventata vegana); 
8. Il momento più bello della giornata, in ogni mese, in ogni stagione, oltre ogni ostacolo; 
9. le cose molto belle che iniziano a succedere anche a Reggio, grazie a @spazioteatro 
10. Anche quest’anno “ora e sempre viva Maria” e la celebrazione perfetta di ogni Reggino.
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